
Gli scenari economici del nostro entroterra durante e dopo la pandemia: dove andremo nel 2021?
Lunedì 9 novembre si è tenuto on-line l’incontro organizzato dalla Bcc del Metauro con il
patrocinio dell’università degli studi di Urbino che ha coinvolto vari attori sociali del territorio.
Dopo i saluti istituzionali del Magnifico Rettore Giorgio Calcagnini e del Presidente della
Bcc Bruno Fiorelli, l’intervento del professor Alessandro Berti che ha cercato di mettere a
fuoco gli scenari economici post pandemia del nostro entroterra. Ad illustrare le difficoltà
che ha generato il primo lockdown e i pesanti impatti sul tessuto produttivo e sul mondo del
lavoro sono intervenuti Michele Casoli, amministratore unico della Imar Srl e Fabio
Gradara, amministratore del Massello Srl. Dalle opinioni degli ospiti è emerso che da una
crisi mondiale di questa portata non ci si salva da soli ma serve un dialogo congiunto tra
istituti di credito, imprese, istituzioni ed enti di formazione.
Il presidente Bruno Fiorelli si è soffermato sul fatto che la Bcc del Metauro dalla sua
costituzione è sempre rimasta legata al territorio e vicina alle imprese e famiglie.
Piccolo è bello ma strutturato – è quanto affermato da Fabio Gradara – “da piccole aziende
dobbiamo avere i mezzi per diventare strutturate con l’aiuto delle banche, degli enti di
formazione e con l’ausilio delle amministrazioni pubbliche altrimenti piccolo è bello ma non
funziona perché si perdono le opportunità di crescita”.
Interessante il contributo degli amministratori locali di Urbino e Fermignano che hanno
raccontato il disagio che si avverte nel tessuto economico locale ed espresso comunque la
necessità di continuare a programmare e pianificare interventi per gli anni a venire.
Emanuele Feduzi, sindaco di Fermignano, ha posto grande attenzione sulle sfide che ci
attendono per il prossimio futuro. “Abbiamo davanti un settennato di programmazione
europea 2021-2027 molto importante, dove i comuni dovranno fare da collettori per le
imprese per portare sui tavoli della Regione dei Bandi POR che vanno modulati alle richieste
del distretto del mobile e della metalmeccanica della provincia di Pesaro e Urbino” continua
Feduzi – “i nostri distretti industriali, sorti negli anni settanta, non sono più adeguati al
contesto attuale, per questo si dovrà puntare sulle autostrade digitali che saranno
l’infrastruttura per le città del futuro, sull’edilizia ecologica con smart parking e sulla
riqualificazione dei centri urbani.
A concludere l’incontro il Direttore Generale Gabriella Mariani che ha citato uno studio
dell’Università Luiss dove emerge che la crescita della quota di mercato delle Bcc nei
territori riduce le disuguaglianze di reddito. “Mai come in questo momento la Bcc del
Metauro, grazie alla presenza capillare sul territorio anche nei piccoli centri, ha potuto
ascoltare e agire con misure di sostegno a favore di realtà produttive e famiglie” – continua
– per superare insieme questa situazione di emergenza senza precedenti, ci siamo subito
attivati dando attuazione a tutti i provvedimenti previsti dai Decreti Cura Italia e Liquidità per
sostenere le imprese del territorio. Un ringraziamento particolare all’Università degli
studi di Urbino Carlo Bo e a tutto lo staff che ha gestito la diretta.
Il video integrale dell’incontro è disponibile on line su www.uniurb/live