Mission e Statuto Sociale

La mission della banca è quello di:

  • favorire e sostenere lo sviluppo per realizzare progetti di crescita a 360 gradi nel territorio raccogliendo e investendo nello stesso. Sostenere dunque progetti finalizzati al miglioramento economico, culturale, morale e sociale della comunità;
  • conoscere e interpretare i bisogni e proporre soluzioni adeguate;
  • perseguire la soddisfazione delle reali esigenze della clientela sia mediante un’ampia gamma di prodotti “su misura”, sia mediante l’applicazione di condizioni favorevoli ma, soprattutto, ricercando un approccio che non sia solo di tipo commerciale bensì basato sulla consulenza e sull’assistenza;
  • promuovere la partecipazione e la coesione.

La missione della Bcc è in altre parole quella di essere intermediaria della fiducia dei soci, delle comunità locali, lavorare per la promozione e lo sviluppo complessivo assicurando un servizio conveniente e personalizzato e favorendo la partecipazione e la coesione. Assumono così rilevanza i concetti come la promozione dell’occupazione, il miglioramento delle qualità della vita delle attuali e future generazioni, il benessere per la collettività.

Tutto questo è reso possibile dal fatto che le Bcc  sono le uniche banche mutualistiche del mercato e le uniche banche locali al 100%. Non esistono altre banche per le quali valgano, in base a quanto disposto dal testo Unico Bancario del 1993 e dalle norme di Vigilanza emanate dalla Banca d’Italia, le stesse prescrizioni in materia di:

  • Reclutamento della compagine sociale. I soci debbono infatti risiedere, avere sede o operare con carattere di continuità nell’ambito territoriale di attività della banca;
  • Vincolo all’operatività con i Soci. La banca infatti ha l’obbligo di realizzare almeno il 50% dell’attività creditizia con i Soci;
  • Limiti alla competenza territoriale e all’operatività fuori di tale competenza. Il 95% dell’attività di erogazione di credito deve essere obbligatoriamente nel territorio di competenza;
  • Obbligo di destinazione degli utili e forti limiti alla distribuzione degli stessi. Almeno il 70% degli utili deve andare a riserva, ovvero al rafforzamento del patrimonio, che è e resterà sempre indisponibile per i singoli. L’utile infatti non viene distribuito, se non nella misura massima prevista dallo statuto, ma resta nell’azienda a disposizione della comunità locale per sostenerne lo sviluppo.

In ragione di tali caratteristiche, la riforma del diritto societario ha confermato che le Bcc sono “cooperative a mutualità prevalente”. L’appartenenza a pieno titolo delle Bcc al mondo della cooperazione è stata riaffermata anche mediante l’uniformità dei trattamenti fiscali e parafiscali di tutte le imprese cooperative, indipendentemente dal settore nel quale operano.

STATUTO SOCIALE - ultimo aggiornamento