
Il 23 marzo, alla presenza della dirigenza del Fossombrone calcio, del responsabile della filiale Bcc del Metauro di Fossombrone, Ivan Luchetti, e della consigliera Elisabetta Rosetti, è stato consegnato un defibrillatore di ultima generazione. Al campo comunale incontriamo Marcello Nardini, un nome in paese associato al calcio, che ci racconta i risultati e i progetti futuri di questa blasonata squadra.
Il Fossombrone calcio gioca da 24 anni nel campionato regionale d’eccellenza. Da domenica siamo primi in classifica, anche se sarà difficile rimanerci. Ci entusiasma vedere una prima squadra composta da tutti ragazzi del posto, che vanno d’accordo, sono affiatati e puntano alla vittoria.
Anche il settore giovanile è molto conosciuto in paese, siamo una presenza molto radicata e costante negli anni. Questo ci ha consentito anche di riprenderci rapidamente dopo la crisi della pandemia. Ogni anno riusciamo a coinvolgere duecentocinquanta tra bambini e ragazzi, arrivando nelle annate migliori anche a trecento. Stiamo investendo tutte le nostre risorse, anche con notevoli sacrifici per ampliare gli impianti sportivi ma ne siamo orgogliosi: l’importante è che i ragazzi continuino a fare sport.
Il campo principale di allenamento è questo in sintetico, che incomincia ad essere un po' attempato e necessita di interventi, a questo si è aggiunto il campo del “PEP”, nel quale verrà posizionato il defibrillatore donato dalla Bcc del Metauro. Inoltre, stiamo sistemando a nostre spese il campo degli “ex Salesiani”. Abbiamo fatto l’illuminazione e ora ci mancano i bagni, ma abbiamo un assoluto bisogno di queste strutture perché i ragazzi devono giocare, più per il valore sociale che sportivo.
Lo sport trasmette valori profondi e forma una persona per sempre. Praticando uno sport si rafforzano l’autonomia, l’impegno e l’autostima. Migliorano anche le capacità scolastiche dei ragazzi. Collaboriamo da anni con le scuole materne ed elementari, lavoriamo con gli insegnanti, abbiamo una buona intesa con le famiglie. E i risultati si vedono, sul campo da gioco, ma soprattutto nella crescita dei ragazzi: sono più felici, più sicuri di loro stessi e più capaci di interagire con gli altri. Questa è la nostra vera vittoria.