Soci
24/04/2024
Premiati dalla Bcc del Metauro 88 ragazzi per un valore totale di oltre 31 mila euro

“Le borse di studio sono lo strumento più efficace per sostenere il merito, coltivare i talenti e testimoniare la fiducia nelle giovani generazioni”, ha dichiarato il Presidente della Bcc Bruno Fiorelli

Lo scorso 20 aprile presso l’Aula Magna della scuola primaria dell’ICS “D. Bramante” di Fermignano si è svolta l’ormai consueta cerimonia di premiazione dei soci e figli di socio della Bcc del Metauro diplomati e laureati nell’anno 2023 che si sono contraddistinti per meriti scolastici.

“Le borse di studio sono lo strumento più efficace per sostenere il merito, coltivare i talenti e testimoniare la fiducia nelle giovani generazioni - ha dichiarato Bruno Fiorelli, Presidente della Banca di Credito Cooperativo del Metauro - ma anche per mantenere fertile il vasto territorio dove opera la Banca, con 14 filiali su 48 comuni che comprendono la media e alta valle del Metauro fino al Montefeltro. Lo scorso anno, del resto è stato inaugurato un nuovo ufficio di rappresentanza con bancomat evoluto a Macerata Feltria”.

Il Direttore Generale Gabriella Mariani ha ricordato che nel corso delle 20 edizioni sono stati premiati 1.400 ragazzi per un contributo complessivo di quasi 600 mila euro. In questa ventesima edizione hanno ritirato il premio 88 studenti di scuole e università: 13 allievi delle scuole medie, 25 delle superiori e 50 neolaureati, per un totale di 31.150 euro erogati.

Prima della cerimonia i ragazzi hanno potuto assistere a una tavola rotonda sul tema “Come sviluppare una rete di relazioni professionali di successo”. L’evento, moderato dal giornalista RAI Samuele Sabatini, ha visto la partecipazione di personalità di rilievo che, per il lavoro che fanno e per le esperienze maturate, hanno ispirato ai ragazzi traiettorie per il loro futuro, con le loro storie di vita umana e professionale.

Marica Branchesi, ricercatrice e Professoressa ordinaria di Astrofisica al Gran Sasso Science Institute, ha affermato che “per avere successo è necessario collaborare, coordinarsi ed essere inclusivi. Oggi tutte le sfide scientifiche e tecnologiche si possono superare con il contributo di tutti e la differenza dei singoli”. Inoltre, ha esortato i ragazzi a puntare in alto “perché i sogni si possono realizzare”.

Giorgio Calcagnini, Rettore dell’Università di Urbino Carlo Bo, ha mostrato i dati dei laureati nell’Ateneo. Nell’anno 2023 si sono laureati 1950 donne e 909 uomini. Il 60% sono state lauree triennali. Le facoltà con il maggior numero di laureati sono scienze dello sport, scienze dell’educazione e della formazione e lingue e letterature straniere. Il tasso di occupazione medio a un anno dalla laurea è di 56,3%, fino al 67,9% per le lauree in ambito sanitario e veterinario.

Andrea Guerra, responsabile risorse umane del gruppo IMAB, ha sottolineato quanto sia importante per un candidato che vuole approcciarsi al mondo del lavoro sviluppare le competenze comportamentali, dette “soft skills”, che aiutano gli individui ad adattarsi e affrontare le sfide della vita quotidiana e professionale. Per costruire e consolidare un network di relazioni personali e professionali di successo occorrono pianificazione, empatia, ascolto attivo, flessibilità, contaminazione e valori.

Giovanni Battista Girolomoni, Presidente della Cooperativa Agricola Gino Girolomoni, ha raccontato come nella vita non si deve temere di sfidare la sorte: suo padre Gino lasciò un lavoro sicuro in Svizzera per tornare a lavorare la terra negli anni settanta, quando tutti volevano invece lavorare nelle fabbriche. Lo fece e si rivelò una scelta di successo, divenendo il precursore del biologico in Italia.

Michele Pagliaroni, attore, drammaturgo e regista teatrale, ha rivelato come il suo sogno, con una laurea in legge, era quello di fare carriera politica, ma l’incontro con il teatro è stato una folgorazione. “Il teatro ci aiuta a superare le nostre paure”, ha detto ai ragazzi che lo stavano ascoltando.

Il Presidente Bruno Fiorelli ha spiegato infine come hanno avuto origine le prime casse di prestito. “Esse sono nate per dare accesso al credito ai piccoli contadini, che fino a quel momento erano esclusi dal credito delle banche. Aiutandosi reciprocamente, i soci della cooperativa si garantivano tra loro, forti degli stretti legami relazionali e sociali e del senso di appartenenza alla comunità locale. Le Bcc garantiscono ancora oggi l’inclusione finanziaria, aprendo o mantenendo aperti sportelli nei piccoli comuni montani, dove le banche tradizionali non hanno convenienza a rimanere. Accolgono anche chi non vuole o non può accedere ad internet per utilizzare i servizi finanziari. Inoltre, le cooperative di credito svolgono una funzione anticiclica: quando c’è crisi esse non scappano, non chiudono sportelli, non delocalizzano. Il profitto non è il fine, ma la massimizzazione dell’utilità sociale”.

Al termine della tavola rotonda si è svolta l’elezione del nuovo direttivo di Spazio Giovani: è l’associazione, aperta ai soci Bcc del Metauro dai 18 ai 40 anni, che promuove iniziative di carattere formativo, culturale e ricreativo, in collaborazione con le associazioni del territorio e con il sostegno economico della banca.

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